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Dmitry Sharafutnidov (RUS) vince il suo secondo mondiale di Boulder ad Arco (TN), Adam Ondra (CZE) è d´argento, Rustam Gelmanov (RUS) terzo


Un ragno… mostruoso, quattro problemi risolti su quattro e Dmitry Sharafutnidov è il nuovo campione del mondo di arrampicata boulder. Quella di ieri ai Campionati del Mondo di Arco (TN) è stata per il russo una domenica semplicemente bestiale, in cui ha fatto piazza pulita della concorrenza, e gli unici a tenergli testa – per lo meno in parte – sono stati il ceco Adam Ondra (medaglia d´argento) e l´altro russo Rustam Gelmanov (bronzo). Medaglia d´oro anche per il pubblico, numerosissimo ad assediare il Climbing Stadium di Arco.

Che il venticinquenne Sharafutnidov facesse sul serio, lo si era già capito nel turno di semifinale, andato in scena alle 12,00i. Quattro top raggiunti in cinque tentativi complessivi, sono stati un biglietto da visita decisamente significativo, lungo tracce che facevano dannare signori boulderisti del calibro di Sean Mccoll (CAN), Tsukuru Hori (JPN) e l´azzurro Lucas Preti. Il bresciano alla fine si è piazzato in ottava posizione assoluta, con due problemi risolti su quattro. Fuori anche gli altri due azzurri, Moroni (16°) e Scarperi (18°).

Oltre a Sharafutnidov, accedevano alla finalissima anche il connazionale vice campione del mondo uscente Gelmanov, il riccioluto Ondra, il campione austriaco Kilian Fischhuber, il tedesco Thomas Tauporn e lo svizzero Cédric Lachat.

E in finale non si può più scherzare, tantomeno sbagliare. Lo sanno bene i signori dei massi. L´adrenalina scorre veloce, ma occorre tenere i nervi saldi, e mani e piedi ben arpionati su placche ed appigli. Pronti via e il primo a danzare in parete è Lachat, incalzato e incitato dai boati del folto pubblico del Climbing Stadium. Lo svizzero, Ondra e i due russi superano agevolmente il primo boulder, mentre la prima vittima illustre di questa finale mondiale è stata Fischhuber, capace solamente di entrare in zona, ma non di raggiungere il top del primo problema. Secondo e terzo boulder hanno messo un Fischhuber, oggi irriconoscibile, fuori dai giochi in maniera definitiva, così come Lachat e Tauporn, i quali comunque hanno regalato momenti di grande agonismo e spettacolo ai tanti spettatori.

La situazione di classifica prima dell´ultimo masso leggeva Sharafutnidov in testa di un solo tentativo su Ondra, con Gelmanov ad inseguire da molto vicino. All´ultimo problema Ondra sentiva forte il profumo del podio, e magari dell´impresa sul diretto avversario, già campione iridato boulder nel 2007. Al ceco, tuttavia, sono serviti quattro tentativi prima di stringere tra le mani il top, troppi per un papabile campione del mondo. Gelmanov ne utilizza tre, e quando dal gate entra Sharafutnidov, il boato del Climbing Stadium è assordante. Il russo ha a disposizione 4 minuti per risolvere il suo boulder, ma basta uno sguardo, le mani nella magnesite, e dopo poche decine di secondi Sharafutnidov guarda tutti dall´alto, lassù sul tetto del mondo.

La Russia ha oggi vinto il titolo mondiale maschile di boulder per la quarta volta consecutiva.

L´11.ma edizione del Campionato del Mondo di Arrampicata Sportiva di Arco prosegue domani e dopodomani con il 1° IFSC Paraclimbing World Champioship. Sono attesi atleti di 10 nazionalità che si contenderanno il titolo iridato nelle discipline Speed e Lead.

Da mercoledì sono attesi gli specialisti della Lead. Il programma completo è su www.arco2011.it

Classifica: 1) Sharafutdinov Dmitry (RUS) 4t5 4b4; 2) Ondra Adam (CZE) 4t8 4b8; 3) Gelmanov Rustam (RUS) 4t12 4b12; 4) Fischhuber Kilian (AUT) 2t8 3b9; 5) Lachat Cédric (SUI) 2t10 3b20; 6) Tauporn Thomas (GER) 1t6 2b6; 7) Stranik Martin (CZE;) 8) Preti Lucas (ITA); 9) Watson Stewart (GBR); 10) Shalagin Mykhaylo (UKR).

Fonte Ufficio Stampa Newspower

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.